FRAMMENTI DI UN PERCORSO, FOTOGRAMMI DI UNA NARRAZIONE
Silvia Caturano ci conduce attraverso i suoi sogni ad occhi aperti con l’intento di farci scoprire un percorso ancora in divenire, fatto di frammenti, di fotogrammi di una narrazione in corso.
I suoi dipinti sono ritagli di una immagine ben più vasta, impossibile da contenere, bisognosa di uno spazio troppo più esteso della tela per essere rappresentata, che necessita del desiderio e della tensione dell’osservatore per compiersi ed esistere nella propria interezza.
Da una distanza infinita e verso una destinazione impossibile, lame di luce tagliano il tempo e suddividono lo spazio della rappresentazione. Le ferite nella trama del racconto porteranno per sempre le tracce delle suture pietose di Silvia, che le cura e le rispetta per farcele ricordare per sempre.
Luce e materie, tutto ciò che trasporta il colore o la sua assenza gorgoglia ed emerge lento e inarrestabile dalle profondità della tela, con la forza tranquilla delle radici che inesorabili sollevano il manto stradale o trattengono il terreno sui pendii scoscesi.
E così l’acqua si fa plastica e si torce, le fiamme divorano il cristallo e si arrestano sorprese ad osservarci, le nubi minacciose invadono l’intero spazio della raffigurazione e si tramutano in asfalto.
Con ogni tela una nuova strada si aggiunge alle altre, un nuovo bivio, una scelta fra le innumerevoli alternative possibili, un futuro diverso per il racconto, per la narrazione in corso. E in questo labirinto di possibilità Silvia ci invita ad esplorare, a perderci, a non scartare nessuna evoluzione, nessun finale. Ci costringe ad immaginare il resto della storia, quella che tocca a noi raccontare e che nel contorno della tela, con tutta la buona volontà, non ci può stare…
G.C.
Biography: Silvia Caturano with oils, acrylics and watercolors keeps a diary where describes her world and tells facts,loves, dreams and sorrows of capricious itinerary of his existence.
There is aconcrete abstraction in her works. She tells like in a fairy tale the game cheerful and ruthless of life.
Caturano was born in Sardinia, where lives and works. The intens colors,the strong winds that characterise her island, inspire her painting that seems to be constantly in motion.
+++++++
“Ognuno di noi esprime un giudizio estetico basato principalmente sul gusto, sintesi finale di un processo elaborativo indotto da una percezione sensoriale prodotta da qualcosa che ci piace. E questo secondo il concetto di Estetica, introdotto dal filosofo tedesco Baumgarten, che la coniò derivandola dal greco Aisthesis, che significa sensazione, e dalla parola Aisthonomai, che significa percezione mediata dal senso. Fu allora che l'Estetica assurse a materia della scienza filosofica che si occupa del bello naturale e artistico - inteso in particolare come “giudizio di gusto” (Kant) – principalmente come l'aspetto della conoscenza che riguarda l'uso dei sensi. Solo successivamente, nel pensiero contemporaneo, si è avviato un dibattito sul criterio di bellezza, per la cui definizione accanto al tentativo di individuare criteri oggettivi, come i grandi modelli dell'arte classica, si è incentrata l'attenzione su criteri soggettivi, come il gusto, la fantasia, il sentimento, la creatività del genio, etc.
La peculiarità del “giudizio di gusto”, strettamente legata ai sentimenti di piacere o dispiacere (in senso estetico), è quella di avere un'impronta assolutamente soggettiva, libera da qualunque legame schematico di classificazione ed in contrasto, dunque, con l’affermazione di giudizi omologati od omologabili che rispondono ad altri criteri, completamente slegati da qualunque aspetto percettivo. Alla luce di queste considerazioni è ovvio che non si può esprimere compiutamente un giudizio critico su un manufatto artistico, sia esso un dipinto, una scultura, un'opera architettonica, cinematografica o letteraria ignorando a piè pari l'aspetto sensoriale ed emotivo che dall’opera è indotto.
Ed è dall’aspetto sensoriale ed emotivo che mi sono lasciato condurre dinanzi ai dipinti di Silvia Caturano . L’opinione è riferita solo ad alcune opere che costituiscono una parte ridotta della sua copiosa produzione, ma tuttavia assolutamente sufficienti a esprimere personalmente una valutazione di eccellenza.
I quadri che ho potuto ammirare, sia quelli cosiddetti d’autore sia quelli di stile personale, colpiscono per la bella armonia dei colori, per la felice intuizione di uno stile teso a rappresentare una realtà muliebre che privilegia valenze formali quali l’equilibrio e il rigore della composizione, la chiarezza e la solidità dell’impianto figurativo. Silvia Caturano dipinge delle immagini di un’originale freschezza cromatica, rese con una mano che ha imparato i segreti non di un’arte conformista ma della “sua arte”, a suggello della massima libertà espressiva raggiunta. Tra tutti i quadri, ma principalmente per ragioni didascaliche giacché tutti sono affascinanti, ho ammirato “Vertigine”. Non fosse altro che per l’immane proposito di dipingere uno stato interiore dell’essere
In “Vertigine” Silvia fa fluire in forma di tocco e di colore, per mezzo del pennello assunto ad ideale prolungamento del proprio corpo, tutta la sua interiorità e la sua passione, il pathos in forza di ispirazione e di visione reale o allegorica. E’ una trasfigurazione formidabile: essa si fonde e fluttua come un ologramma nella sua opera, la corrobora con la sua femminilità, le infonde il suo carattere e la sua energia vitale. E allora l’immagine vibra e prende vita, ha la forza di spingere la fantasia dell’osservatore e questo di sentirne il respiro e i movimenti, di coglierne le sensazioni palpitanti, di percepirne lo spirito, fino alla suggestione di scrutarne l’aspetto più intimo e di viverne lo stato. Ed allora ad integrazione didascalica di quest’opera valgono le parole di una celebre canzone di Jovanotti: “la vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare”... Silvia riesce in quest’impresa: ha la capacità attraverso il dipinto di ispirare a sua volta nello spettatore, proiettato dentro un caleidoscopio di colori e di forme muliebri, altre immagini ed altre scene che si rincorrono in un carosello di sogni e di fantasie affascinanti. E’ l’apoteosi dell’artista quella di catturare l’osservatore nella fantasmagoria della propria opera. Sei davvero grande, Silvia! Complimenti!”
Raffaele D.
Country: Italy
E-mail: silviacat65@yahoo.it
Site: www.silviacaturano.ch